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Perché la sostenibilità non significa responsabilità?
Probabilmente l’ecosostenibilità della produzione industriale è un tema che ti interessa e che guida i tuoi acquisti. Molte aziende rivolgono la propria comunicazione a rendere noti i propri sforzi per una produzione ecosostenibile, impegno che costituisce un vero e proprio appeal dei prodotti in grado di incentivare le vendite.
Potresti pensare quindi che tutte le società puntino a celebrare le proprie attività come ecosostenibili, ma non è per forza così.
Società come Patagonia e AKU hanno deciso di rimuovere dalla propria comunicazione aziendale riferimenti “sostenibilità”. Non si tratta di evitare di assumersi responsabilità ma dell’esatto contrario.
La produzione industriale non può mai realmente essere a impatto 0 sull’ambiente.
Patagonia ha fatto presente che riduzioni di emissioni non porteranno comunque al decantato impatto 0 se non viene ripensato per intero il processo di produzione, tagliando le emissioni in tutta la filiera. Anche trasporto, packaging, spedizioni contribuiscono infatti al carico di inquinamento.
Un’azienda che si serve di processi industriali non può essere sostenibile nel modo che comunemente si intende. Vendere l’obiettivo dell’ “impatto 0” significa semplificare un discorso molto più complesso e non prendere in considerazione l’inevitabile inquinamento che si produce dall’attività industriale.
Dobbiamo distinguere la “sostenibilità” dalla “responsabilità”. Non si tratta di sfumature linguistiche bensì di concetti effettivamente diversi. Compensare le emissioni non è sufficiente per annullare l’impatto ambientale di produzione e trasporto dei beni. Oltre alla produzione in sé per sé esistono altre attività correlate quali il trasporto, il packaging e le spedizioni.
AKU - di recente onorata della certificazione carboonfootprint - ha scelto di adottare il termine “responsabile” al posto di sostenibile.
L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile l’emissione di CO2, metano e altre sostanze inquinanti.
Perché puntiamo sulla responsabilità e non sulla sostenibilità
Quindi una produzione responsabile non può essere definita a impatto ecologico zero, perché l’annullamento di tutte le ricadute ambientali costituisce un obiettivo irrealistico: invece risulta molto più fattibile ripensare i propri processi produttivi per incidere sull’ambiente nell’ottica minima concessa dal proprio genere di attività.
Le aziende quindi sono parte esse stesse del problema, ma possono decidere di prendere atto delle proprie responsabilità per individuare il modo di danneggiare l’ambiente il meno possibile, reinventandosi e controllando le proprie attività per renderle più sostenibili dalla natura.
Quando valutiamo una collaborazione con un nuovo marchio siamo sempre molto attenti che queste siano attente alla sostenibilità e all’impatto della filiera per la produzione dei prodotti.
A seconda del settore dobbiamo essere più o meno tolleranti ma dobbiamo dire che soprattutto chi serve il mondo outdoor, forse per il rapporto diretto che i fruiotori hanno con l'ambiente, la sensibilità è alta, così siamo orgogliosi di proporre prodotti e materiali idonei alla preservazione dell’ambiente, di mari, valli e montagne e della stessa aria che respiriamo.
Come sempre siamo a disposizione in negozio o scrivendo a info@ercoletempolibero.it per qualsiasi tipo di informazione.