outdoor

Passione, sviluppo e collaborazione
Tempo libero outdoor Sport outdoor

Passione, sviluppo e collaborazione

Intervista a Marco Gissi

Ciao Marco. Come al solito, di getto: nome, età, dove sei nato.

Marco Gissi, quarantotto anni, Sandrigo (VI). Credo sia una buona età, oggi a quarantotto anni si ha la mente ancora fresca e un po’ di esperienza in più rispetto a quando si è più giovani.

Da quanto tempo lavori da Ercole?

Ormai lavoro da Ercole da 20 anni. Anche se nel frattempo ci sono tante evoluzioni: ho aperto con ZeroOttomila Sport, un negozio che stava all’interno di Ercole qua a Dueville. Poi abbiamo aperto a Montebelluna e abbiamo contribuito all’apertura di Alpstation di Schio, quindi con Montura, mantenendo di qua il Pro Shop Patagonia, Arc'teryx e Ferrino. Dopo l’esperienza all’Alpstation, avendo sempre mantenuto ottimi rapporti con il negozio e con la famiglia Ercole, sono tornato qua dove lavoro tuttora.

Marco al reparto sportivo

 

Quali attività pratichi in montagna?

Mi piace lo sport in generale, e l’outdoor in particolare:

Read more
Etica, business e outdoor
Tempo libero outdoor

Etica, business e outdoor

INT – Andrea Ercole, titolare

Da quasi sessanta anni la ditta Ercole porta il suo contributo al mondo del Tempo Libero e dell’outdoor. Per questa ragione abbiamo chiesto al titolare, Andrea Ercole, di rispondere a qualche domanda per raccontarci la storia dell’azienda e del pensiero che sta alle spalle di questo lavoro. Buona lettura.

Ciao Andrea; come sempre, di getto: nome e cognome, età e luogo di nascita.
Andrea Ercole, 56 anni, Vicenza.

Andrea_01

Non è scontato che un imprenditore, specie se di un grande negozio, pratichi lo sport o l’attività che tratta in negozio. Tu invece di sport di montagna ne fai e ne hai fatti diversi…
Ho sempre pensato che per consigliare un prodotto a un cliente si debba averlo provato di persona, per capire a cosa serve e come si usa.

Read more
Campfire tex-mex al ritorno da un vajo
Tempo libero outdoor Sport outdoor Tempo libero in cucina

Campfire tex-mex al ritorno da un vajo

In estate si fanno sempre più cose che in inverno. Non ho mai capito perché. Almeno io ho sempre fatto più cose. E gli sport invernali si sono sempre ridotti all’attività in sé, perché se non puoi permetterti una notte da qualche parte, una volta asciugati picca e ramponi non resta molto da fare se non tornare a casa. Domenica però non avevamo voglia di tornare a casa e basta, cercavamo una scusa qualsiasi per stare qualche ora in più fuori a respirare l’odore di resina.

Allora abbiamo preso una scatola di cartone che stesse nel bagagliaio della macchina e abbiamo cercato un’area in cui poter accendere un fuoco. Nella scatola abbiamo messo una piccola accetta, dei legnetti e della diavolina per accendere il fuoco, un tagliere, un paio di posate, e una pentola in ghisa della Staub.

"Poi ho messo nella scatola di cartone olio, sale, pepe..." "Poi ho messo nella scatola di cartone olio, sale, p
Read more
3 consigli su come acquistare attrezzatura da montagna
Sport outdoor

3 consigli su come acquistare attrezzatura da montagna

È Natale, e il Natale è sempre un buon momento per giustificare qualche auto-regalo che non ci siamo permessi durante il resto dell’anno. Questo perché, lo sappiamo bene, certi capi da montagna costano.

3consgli_01Magari avete iniziato da poco, e non avete ancora molta confidenza con materiali, marchi e capi. Qualcuno vi ha detto che quella giacca è meglio di un’altra, lì per lì gli credete pure, ma poi qualcun altro vi dice il contrario. Insomma, potete decidere se fidarvi o no, ma la verità è che non siete del tutto sicuri di capire realmente che differenza ci sia tra un prodotto di qualità e uno di quelli che se anche si rompe dopo un mese, be’, poco male. Le motivazioni che vi restano per investire parecchi soldi su qualcosa si riducono al sentito dire, e al blasone del marchio.

Quindi, come fate a decidere se e come acquistare un prodotto senza avere esperienza e competenze tecniche? Qui proviamo a darvi qualche consiglio.

 1. Consiglio uno: poco è meglio.

Abbiamo clienti che vanno a camminare con lo stesso paio di pantaloni da quindici anni: probabilmente faranno qualche lavatrice in più, e avranno cucito qualche toppa qua e là; ma vestono un capo unico con una storia e tanti ricordi. Acquistare tanto significa buttare tanto, e anche se non siete degli animalisti, per fare un piumino serve pur sempre un’oca. Per cui se non siete convinti di qualcosa, non prendetela. Spesso non servono tanti prodotti: serve solo il prodotto giusto.

3consgli_02
Read more
Black Crows e lo skialp che ci piace
Sport outdoor

Black Crows e lo skialp che ci piace

Ogni negozio sceglie una fascia di mercato su concentrarsi in base alla propria visione dello sport e al proprio retaggio culturale.
Noi di Ercole abbiamo deciso di avvicinarci a uno stile di scialpinismo meno vincolato alla prestazione sportiva e alle gare, e più attento all’etica e alla cultura outdoor, e al rapporto con l’ambiente.
Per questo motivo i nostri store manager hanno selezionato per voi una gamma di sci più vicini al mondo del backcountry e del freeride. Tra i diversi brand che teniamo in negozio, oggi abbiamo deciso di parlarvi di Black Crows.

Bruno Compagnet Bruno Compagnet

Black Crows venne fondata nel 2005 a Chamonix da Camille Jaccoux e Bruno Compagnet. I due avevano un’idea molto semplice: «volevamo creare un marchio di sci per tutti. Per mia mamma. Per tutti. Non volevamo assolutamente creare uno sci che ci rinchiudesse in un’unica categoria. Non solo gare. Non solo grandi montagne. Con questi sci puoi fare qualunque cosa».
I due proposero l’idea all’industriale Christophe Villemin, e così nel 2006 lanciarono il primo modello, Corvus. Oggi il brand ha un successo mondiale e i suoi sci spopolano nel backcountry e nel mondo del freeride.

Probabilmente avrete presente il logo e l’aspetto inconfondibile dei loro monocolore. Ma i Black Crows n

Read more
Turismo e Outdoor: Il punto
Tempo libero outdoor

Turismo e Outdoor: Il punto

C'eravamo anche noi alla manifestazione fieristica di febbraio a Parma, era possibile trovarci presso lo stand Caravans International e Knaus. Nei 4 giorni di esposizione abbiamo avuto modo di osservare la prima edizione di "Turismo e Outrdoor".

Un evento che purtroppo per noi espositori e forse anche per i visitatori, si è rivelato al di sotto delle aspettative.

La nostra presenza presso il lo stand CI La nostra presenza presso il lo stand CI

Il tutto è iniziato giovedì 15 con una scarsa presenza di pubblico poi, non si è capito bene il perché, solo venerdì si sono aperte le porte del padiglione dedicato alla bicicletta e sabato è stata la volta del padiglione dedicato al golf che inspiegabilmente è rimasto aperto anche nella giornata di lunedì (mentre tutto il resto si è concluso domenica).
Tutto questo ha forse disorientato anche il pubblico, ma la sensazione è che a Turismo e Outdoor non sia riuscito appieno il sodalizio tra mondo outdoor e quello dei veicoli ricreazionali.

Molti sono stati i visitatori di zona, soprattutto incuriositi dal nuovo evento, sono mancati però i visitatori delle altre regioni italiane forse non attirati da una corretta comunicazione, davvero pochi sono stati coloro che hanno scelto di passare a "Turismo e Outdoor" perché realmente interess

Read more
To Top